Il Chianti Rufina Docg Riserva Lastricato del Castello del Trebbio presente su tante tavole in Italia e nel mondo, riceve i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Un premio importante non solo per il Castello del Trebbio, ma per tutta l’area del Chianti Rufina, rinomata per l’omogeneità qualitativa dei suoi vini che finalmente riceve il meritato apprezzamento a livello internazionale.
“Siamo orgogliosi che uno dei nostri vini sia stato premiato dalla guida che promuove i grandi vini italiani nel nostro Paese e nel mondo – dichiarano Stefano e Anna Casadei – è il nostro primo “tre Bicchieri”, un riconoscimento importante a conferma che dai nostri 60 ettari di vigneto nascono prodotti eccellenti e che questo territorio è eccezionalmente vocato. Il nostro Chianti Rufina si conserva in cantina anche per oltre 30 anni.“
Il Castello del Trebbio sorge a pochi chilometri da Firenze, tra Chianti Colli Fiorentini e Chianti Rufina, un castello che non è solo un maniero storico dal glorioso passato, ma una fiorente azienda agricola che Stefano e Anna Casadei hanno saputo trasformare in una moderna realtà, tra le più apprezzate e innovative del panorama vitivinicolo toscano.
Tutto questo è stato possibile grazie a una cura estrema della qualità, a una grande attenzione al dettaglio e a una fedeltà totale alle forti radici toscane. Perizia che si ritrova anche nelle scelte distributive che destinano il vino nel mondo. Strategia che finalmente è stata premiata.
La filosofia produttiva dei vini del Castello del Trebbio affonda le proprie radici nella grande tradizione agricola del territorio e può contare su vigneti in esposizione ottimale, coltivati con metodi, appunto, tradizionali. I vini del Castello del Trebbio sono l’espressione di due anime: la grande tradizione da un lato e le nuove potenzialità del territorio dall’altro.
Il Trebbio è diventato anche sinonimo di quei vitigni che nel Chianti Rufina hanno trovato una nuova terra d’elezione.
Il Castello del Trebbio è una delle aziende del Gruppo Casadei che sta adottando la filosofia BioIntegrale per la produzione dei suoi vini di qualità, basata sul rispetto per l’ambiente, per la natura e per le persone che ci vivono. Si utilizzano sempre più i vecchi metodi di coltivazione delle vigne e dell’uva in cui sono banditi i concimi, additivi e fitofarmaci: i semi che vengono utilizzati per concimare i terreni, i tralicci dell’alta tensione sono stati interrati e si privilegiano le collaborazioni con le imprese del luogo. Un’attenzione al territorio e ai suoi abitanti, un ritorno “all’antico” che ben si sposa con le conoscenze più avanzate.