Al Castello del Trebbio, in Chianti, produciamo vini che sono l’espressione di due anime. Da un lato, la grande tradizione del territorio è rappresentata dalle Docg Chianti Superiore (a base di sangiovese, canaiolo e ciliegiolo) e Lastricato Chianti Rufina (una riserva a base di solo sangiovese vinificato in anfora e affinato in botte). Dall’altro, sviluppiamo le nuove potenzialità del territorio: da un blend di merlot e syrah nasce Pazzesco; l’unione di riesling e pinot grigio dà vita a La Congiura.
Nella tenuta sarda di Olianas lavoriamo vitigni autoctoni: cannonau, vermentino, nasco, bovale e carignano danno vita a vini che sono pura espressione del territorio. In purezza o assemblati, qui si producono Cannonau (anche in versione Riserva, fermentato in anfora e affinato in botte), il rosso Perdixi (anch’esso fermentato in anfora), un Rosato, e, naturalmente, il Vermentino.
Produrre vini di stampo internazionale a conduzione BioIntegrale è il presupposto da cui nasce il progetto Tenuta Casadei. Qui cabernet sauvignon, cabernet franc, petit verdot, merlot, grenache, mourvèdre, syrah e moscato danno vita a quattro IGT Toscana, di cui due in purezza. La fermentazione in anfora viene applicata alla metà circa della produzione: un approccio in piena logica BioIntegrale e che strizza l’occhio agli illustri antenati di queste terre – gli Etruschi – che della terracotta facevano grande uso.