BLOG

BioIntegrale in Arno

Pubblicato il

L’agricoltore BioIntegrale avrà l’accortezza di evitare monocolture […] L’agricoltore BioIntegrale saprà sostenere catene di produzione, trasformazione e distribuzione […] attraverso la scelta di materie prime legate al territorio di appartenenza (per saperne di più, leggete qui).

Nella filosofia BioIntegrale, largo dunque alla diversificazione e alla rotazione dei cicli produttivi; viva lo sfruttamento di quanto si produce internamente, ampliando quanto più possibile la propria filiera. È proprio partendo da queste premesse che Anna Baj Macario, al suo Castello del Trebbio, ha voluto ampliare la gamma dei propri prodotti grazie, anche, a una proprietà estesa per quasi 400 ettari.

Azienda dalla doppia vocazione (agrituristica e vinicola), oltre ai vini (tra cui un Sangiovese affinato per 6 mesi in anfora), all’olio extravergine d’oliva, allo zafferano e al farro, il Castello sta sperimentando un àmbito del tutto nuovo: la produzione cosmetica come punto d’arrivo di una filiera produttiva tutta interna all’Azienda.

 

 

Anna ne ha studiato i prodotti passo passo sin dalla nascita, avvalendosi della consulenza scientifica dell’Università di Firenze (Facoltà di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche): certificazioni, scelta degli ingredienti, dosaggi, princìpi, calibrazione dei profumi – alzi la mano chi non sceglie la crema in base, anche, all’odore che fa…

 

 

Per ora, al Castello si producono 3 creme e un siero. Gli ingredienti? Amaranto (antiossidante naturale); rosmarino (ricco di acido folico e fondamentale per la sintesi del collagene); lavanda (dalle proprietà rinfrescanti, tonificanti e anti-età); e poi, gli elementi di “scarto” della produzione di vino e olio. E ciò che era elemento secondario (vinaccioli, noccioli, foglie, raspi) magicamente si trasforma in ingrediente primario. Nobilizzandosi. Che riscossa!